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Punzoni, marchi e storia

Nel nostro quotidiano vediamo diversi oggetti e quindi diversi materiali, tra i più comuni l’oro, l’argento e il platino. Ma come riconoscerli?

La legge italiana impone ai produttori l’obbligo di marchiare i metalli preziosi così da renderli riconoscibili e comprenderne la bontà, o titolo, ovvero la purezza e le caratteristiche dei materiali. Questa tecnica si chiama punzonatura.

Per l’oro troviamo il 750, il 585 e il 375, per l’argento il 925 e l’800, per il platino il 950, il 900 e l’850, mentre, più raramente, per il palladio il 950 e il 500.

Per quanto riguarda la punzonatura dell’oro possiamo anche trovare l’indicazione dei carati esistenti: 9, 14, 18, 22 o 24 KT.

Questi numeri indicano la percentuale di materiale puro presente nell’oggetto. Ad esempio in un gioiello moderno troviamo il 750 (o 18 KT), questo ci indica che all’interno avremo 750 millesimi di oro, la restante parte, per arrivare a 1000, sarà composta da altri metalli come il rame, la stessa regola vale per l’argento.

Questo per rendere più “duro” e resistente un oggetto, altrimenti con la sola lega pura sarebbe troppo fragile.

La scelta della purezza dell’oro per la realizzazione degli oggetti è legata anche alla cultura dei luoghi in cui questi vengono prodotti, in Italia viene preferito quello a 18 carati, in Francia viene reputato più lavorabile quello a 14 carati.

Riguardo agli oggetti di argenteria, oltre ai punzoni per le leghe, troviamo altri marchi che possono indicarci la provenienza, la data di realizzazione, quindi l’autenticità in caso di oggetti antichi. Possiamo trovare teste, stemmi, animali, numeri, lettere.

Ma vediamo un esempio più da vicino.

 

 

Questa teiera presenta quattro marchi:

    • le iniziali GNRH indicano il produttore, George Nathan & Ridley Hayes;

    • il leone passante garantisce la provenienza, Inghilterra, e il titolo 925/1000;

    • lo stemma a forma di scudo con spada indica la città, nel nostro caso Chester;

    • la lettera B ci conferma la data di produzione, 1902/1903 sotto il regno di Edoardo VII.

Un mondo davvero appassionante che ci racconta e insegna la storia degli oggetti che tanto amiamo.

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