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Parliamo di: anelli!

L’anello occupa un posto preminente fra i gioielli. In tutto il mondo riveste significati simbolici particolari, quello con il sigillo è uno dei gioielli più antichi, talmente personale che quando il padrone moriva il sigillo veniva spezzato. I nobili hanno sempre usato farsi ritrarre con le mani adorne di importanti gemme cosa che, ai nostri occhi, appare una bizzarria di dubbio gusto.

Gli anelli si presentano con una varietà di forme e disegni infinita e ogni modello ha specifiche esigenze di lavorazione e richiede una vera specializzazione.

Molte donne si pongono il problema di avere una bella mano per indossare determinati anelli, ma il concetto di bellezza cambia con le persone e con il tempo; per esempio, i poeti romantici decantavano le manine bianche e delicate nelle loro poesie, ad oggi invece è diffuso trovare mani più grandi e forti per le quali gli orafi creano nuovi tipi di ornamenti.

L’anello da mignolo viene spesso scelto dai nostri clienti, esso deve essere voluminoso e abbastanza alto da ricoprire la prima falange.

Il più classico è l’anello a sigillo, interamente in oro con la superficie piatta, sulla quale è inciso il monogramma o lo stemma familiare. Molto belli anche quelli più antichi, dove l’incisione veniva fatta sulla pietra montata, o ancora quelli con una moneta d’oro, se non troppo grande.

Essendo di tono prettamente sportivo, vengono al massimo ammessi gli zaffiri scuri e le radici di smeraldo e rubino, oltre a corniola, onice, giada e diamante, se non di primo ordine.

Gli anelli da anulare richiedono, al contrario, pietre di una certa importanza: la pietra centrale può avere una forma quadrata, rettangolare o rotonda. Se grande e bella basteranno pochi brillanti piccoli e luminosi a valorizzare l’anello, se piccola e non particolarmente pregiata, il giro dei brillanti sarà completo. Per tutti gli amanti del vintage la pietra centrale potrà essere impreziosita da rosette di diamanti.

Quando una pietra è ben tagliata e splendente la sua montatura deve essere minimale, in questi casi si sceglie quella a solitario. La pietra è trattenuta da “griffe”, insieme di punte poste a circonferenza, quasi a sembrare degli artigli. La tendenza è quella di credere che si possano definire “solitari” solo gli anelli con pietre di alte carature, in realtà il termine si riferisce al tipo di montatura, che conferisce un tocco di eleganza alla mano.

Spesso scelti come anelli di fidanzamento la loro importanza è da attribuire al significato che essi custodisce a prescindere dalle caratteristiche. Largo quindi alla fantasia, si può scegliere tra perle, diamanti, zaffiri o smeraldi, l’unica regola è che non ci sia nulla di finto!

L’anello a fede si è largamente diffuso negli ultimi anni. Un gioiello semplice, regalato in segno d’affetto e portabile anche dalla ragazza giovane, libera da qualsiasi impegno. Molto versatile, si possono fare diversi accostamenti di colori, che si tratti di smalti o pietre, ma anche di forme, il classico cerchietto o una leggera lavorazione, sia sullo stesso dito, che su più dita.

Ultima, ma non per importanza, la fede nunziale: quella tradizionale è quella convessa, in oro giallo, rosso o rosa. All’interno è consuetudine far incidere la data delle nozze e il nome degli sposi.

Vi è talvolta l’interrogativo su come utilizzare le fedi nunziali ereditate dai parenti, senza nulla togliere al loro significato, possono essere adattate alla propria misura, oppure aggiungere una fede smaltata da portare vicino in maniera da renderla un vero gioiello.

Gli anelli non vanno trascurati e, come tutti i gioielli, hanno bisogno di cure quotidiane che li facciano brillare per rimanere nel loro originale splendore.

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